Solo se unite America ed Europa potranno sia dissuadere sia sedurre Mosca
Di Carlo Pelanda (26-8-2008)
Sta accadendo
quello che il rubricante da tempo temeva e cercava di evitare
(www.lagrandealleanza.com). Negli anni ‘90 America ed Europa non hanno voluto
né sostenere, attutendo la catastrofe sociale post 1991, la democratizzazione
della Russia né trovarle uno spazio
comodo nell’alleanza occidentale quando Putin lo chiese. Ora c’è una
popolazione russa vogliosa più di riscatto nazionale che di democrazia e che
sostiene il riemergere dell’impero russo. Il rischio per l’occidente è grave,
forse fatale.
Si può. In sostanza, la strategia di Putin ha tre obiettivi: (a) reintegrare le minoranze russe nella Federazione; (b) satellizzare le nazioni circostanti per creare un’area cuscinetto che fermi l’espansione della Ue (già ottenuto) e della Nato nonché per riconquistare l’Asia centrale; (c) ottenere il riconoscimento di potenza globale. La migliore strategia occidentale è quella di concedere compromessi sul primo e secondo, generosi per la parte asiatica e meno per quella europea, e condizionare il terzo alla convergenza con l’occidente. Ma per riuscirci manca la forza negoziale e dissuasiva per trattare con una Russia eccitata perché l’Europa è ricattabile, l’America indecisa. Quindi il passo preliminare è quello di rigenerare l’alleanza tra America ed Europa per avere sufficiente potenza e coesione sia per spaventare sia per sedurre Mosca. Tale strategia, inoltre, è l’unica che potrà sostenere la fiducia sull’euro di fronte al ritorno della storia nei pressi europei perché questo sarà difeso dalle armi statunitensi. L’Europa da sola non ce la farebbe.
Carlo Pelanda